Lo studio Marchetti è un’azienda all’avanguardia per quanto riguarda i corsi della sicurezza sul lavoro promuovendo seminari gratuiti che hanno lo scopo di responsabilizzare il personale sulle norme da seguire in materia di prevenzione incendio, ottenendo un’ottima preparazione sull’utilizzo dei presidi di emergenza principali come gli estintori o dispositivi di protezione individuale, tute, maschere o autoprotettore. I corsi antincendio sono ripartiti in due tipologie: responsabile addetto antincendio e responsabile di primo soccorso. La prima figura è il coordinatore designato per la guida della squadra di emergenza addetta alla risoluzione di problematiche quali incendio, catastrofi a livello naturale o alluvioni. L’addetto antincendio viene nominato dal datore di lavoro il quale deve adempiere agli obblighi previsti dal Testo Unico della Sicurezza. Tra i suoi obblighi primari sono incluse, oltre alla scelta degli addetti antincendio, tutte le norme che prevedono l’evacuazione dei luoghi di lavoro durante una situazione pericolosa e la preparazione dei rapporti con i servizi pubblici concernenti le operazioni di salvataggio, la lotta antincendio e la conseguente gestione dell’emergenza. Solitamente la quantità minima che il datore di lavoro deve nominare è di due addetti su dieci lavoratori. Tale aspetto però deve essere rapportato al livello di rischio dell’azienda, la modalità di conformazione dell’edificio e la quantità di persone presenti nell’area. Ma quali sono le caratteristiche essenziali per la corretta scelta di tale figura professionale? Si possono riassumere in tre parole: freddezza, assenza di paura e intraprendenza, in aggiunta ad un’adeguata formazione antincendio.
La competenza dello studio Marchetti si evidenzia nei suoi obiettivi professionali. Propositi che hanno come linea guida la crescita dei collaboratori dell’azienda. La formazione antincendio, come tutte le altre attività offerte dall’azienda, è utile per attuare un maggiore controllo dei processi aziendali uniti ad una costante affidabilità, un aspetto rilevante per la rispettabilità dell’azienda. L’intero panorama offerto dalla formazione antincendio serve per potenziare le abilità di ciascun corsista. La missione dello studio è quella di offrire un valore aggiunto ad ogni individuo che decide di diventare un addetto antincendio o un responsabile antincendio. Al fine di raggiungere i propositi menzionati è opportuno effettuare un costante aggiornamento antincendio relativo alle norme da rispettare ed eseguire. L’obbligatorietà dell’aggiornamento antincendio è menzionato nel D.M. del 02/09/2021 fondato sul vincolo che lega gli adetti della squadra di emergenza alla frequenza dei corsi di aggiornamento dalla durata quinquennale. La regola primaria che compone tale norma è riportata anche dall’art. 37 comma 9 del d.g.l.s. 81/08 secondo il quale i lavoratori addetti alle operazioni di salvataggio devono ricevere una formazione settoriale e un costante aggiornamento. Pertanto è necessario precisare che l’attività di aggiornamento può essere svolta tramite modalità FAD esclusivamente per la parte teorica, avvalendosi dell’utilizzo di strumenti multimediali idonei con i moderni linguaggi multimediali. Gli obiettivi didattici sono dunque una solida preparazione in ambito teorico e pratico, seguendo una formazione che va di pari passo con gli strumenti innovativi impiegati nelle modalità a distanza.
Siete appassionati del settore e vi piacerebbe ricoprire il ruolo di docente di un corso antincendio? Per trovare la risposta bisogna fare riferimento all’allegato V del decreto del 2 settembre 2021 riguadante i corsi di formazione e di aggiornamento degli addetti antincendio. Il decreto prevede lo svolgimento di tre percorsi di formazione di tipo A, B e C. Il corso di formazione di tipo A si avvale di una durata minima di 60 ore e del superamento dell’esame finale. E’ suddiviso in moduli teorici e pratici. Ad esso segue la pratica del corso di tipo B formato dai primi nove moduli di formazione dalla durata di 48 ore e il superamento dell’esame finale. In sequenza, si trova il corso di formazione di tipo C con una durata di 28 ore e il superamento dell’esame conclusivo. Tuttavia ci sono dei requisiti che i docenti devono possedere per quanto concerne la parte teorica, oltre al conseguimento del diploma. Il primo è svolgere 90 ore in qualità di docenti sulla materia antincendio e superare il corso di formazione di tipo B assegnato dal corpo nazionale dei vigili del fuoco. Seguono l’iscrizione nell’elenco dei docenti del Ministero dell’Interno e l’inclusione nel personale cessato dal servizio all’interno del Corpo nazionale dei vigili del fuoco che ha svolto servizio per almeno dieci anni all’interno dei ruoli dei direttivi, dei direttivi aggiunti e degli ispettori antincendio. Per quanto concerne la parte pratica, gli aspiranti docenti devono attenersi alla formazione di tipo C riguardante la fornitura dei moduli pratici. Agli aspiranti docenti della parte pratica non è permessa la frequenza parziale del corso di 60 ore, poiché tale tipo di abilitazione è un segmento formativo specifico. I compiti fondamentali di tale figura, sono oltre all’adozione delle misure idonee per la prevenzione degli incendi, l’assistenza ai soccorsi esterni e il controllo dei presidi antincendio. I compiti fondamentali di tale figura, sono oltre all’adozione delle misure idonee per la prevenzione degli incendi, l’assistenza ai soccorsi esterni e il controllo dei presidi antincendio.
Il decreto D.M. 02/09/2021 oltre ad offrire un quadro completo sul corso antincendio e la formazione antincendio contiene anche informazioni importanti sulla formazione dei docenti. A riguardo ci sono delle precise norme da rispettare per quanto concerne il possesso di requisiti che attestano l’idoneità di ogni singolo insegnante. I docenti, sia per la parte teorica che per quella pratica, devono possedere un diploma di scuola di secondo grado corredato altri quattro fattori importanti: la frequenza di un corso di formazione per docenti con esito positivo di tipo teorico/pratico; iscrizione negli elenchi del Ministero dell’interno; esperienza certificata in qualità di docente antincendio di 90 ore valutate come somma in ambito teorico e pratico; far parte del personale cessato dal servizio nel Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco che ha svolto servizio per dieci anni in ruoli quali operativi dei dirigenti e dei direttivi. Ogni docente dunque, deve svolgere il proprio compito con serietà e grande preparazione, essendo consapevole dell’importanza del ruolo che andrà a ricoprire. La competenza di ciascuna figura professionale unita ad una forte determinazione fungono da fonte di ispirazione verso coloro i quali andranno a raffigurare la figura dell’addetto antincendio e di un eventuale responsabile antincendio.
Tra le materie di studio dei corsi antincendio rientra anche la conoscenza dei compiti ai quali adempiere in occasione degli incendi. Per essere informati in maniera esaustiva occorre fare riferimento agli aspetti relativi alla gestione di prevenzione degli incendi contenuti nel D.M. 10 marzo 1998 e nel D.Lgs. 9 aprile 2008 art. 43. E’ importante precisare che le esercitazioni antincendio non sono obbligatorie in ogni caso, ma il datore di lavoro può decidere di farle eseguire per favorire la sicurezza in azienda. Ciò si verifica nel caso del modello OT 24 che ha riconosciuto 40 punti aggiuntivi alle aziende che decidono, in maniera autonoma, di creare un piano di emergenza organizzando almeno una prova di evacuazione all’anno. Per quanto riguarda il lato pratico, il personale è tenuto ad individuare le porte resistenti al fuoco, la posizione dei dispositivi di allarme, la collocazione degli strumenti di spegnimento e il tragitto delle vie di uscita. La situazione cambia nelle strutture di tipo sanitario, in particolare ospedali e case di riposo dove è previsto un affollamento di persone anziane perché, in tal caso, deve essere simulata una prova a secco. La tecnica citata consiste nella simulazione dell’emergenza a tavolino attraverso l’intervento di diversi addetti dal punto di vista di uno scenario immaginario. Le regole da seguire non terminano qui perché ad esse si aggiungono altri importanti fattori: l’allertamento interno ed esterno, il controllo dell’esodo dei presenti, assicurandosi che i locali siano evacuati correttamente. Le prove hanno l’obiettivo di tenere tutto il personale pronto e allenato nel caso in cui bisogna affrontare un’emergenza reale e non fittizia.
Al termine del corso antincendio è prevista la consegna di un attestato di idoneità conseguente al superamento di tre prove. Gli esami prevedono tre diverse modalità di svolgimento: un test scritto, una prova orale una pratica. La prova pratica prevede lo svolgimento di un questionario di 50 domande a risposta multipla articolato in un tempo di 60 minuti. I candidati che hanno risposto ad almeno 35 domande sono ammessi alla prova orale e al supermaento della medesima è prevista l’esecuzione della prova pratica. Per quanto riguarda invece la sola prova pratica, l’esame viene considerato completato se il candidato risponde correttamente ad almeno dieci domande su 15. Nel caso in cui, il candidato non fosse in linea con le prove superate, può ripetere l’esame dopo un mese. Se il candidato dovesse nuovamente mancare al superamento delle prove dovrà sostenere un nuovo corso. Nella prova pratica il candidato deve dimostare di saper utilizzare gli estintori portatili avvalendosi di prove da effettuare con l’uso di idranti e naspi. La prova deve essere superata presso il comando provinciale dei vigili del fuoco. Nella prova orale l’aspirante addetto antincendio deve dimostrare di avere una preparazione adeguata su tutti gli argomenti del corso ma sarà riservata particolare attenzione sugli argomenti dove ha dimostrato una maggiore carenza. L’attestato di frequenza è dunque un documento importante per attestare le abilità dei futuri docenti in maniera completa.
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Read MoreIl responsabile Antincendio ha il compito di predisporre le emergenze, prevenire i pericoli incendi e vigilare al fine della prevenzione.
Il personale addetto antincendio parteciperà al corso di formazione necessario (4/8/16 ore) asseconda della tipologia di rischio
In azienda verranno predisposte le misure di prevenzione oltre i presidi di emergenza necessari un efficace estinzione incedi.
Decreto ministeriale 10 marzo 1998 articolo 46 del decreto legislativo 81/2008 definiscono principi e modalità di gestione antincedio.
Il lavoratore disegnato a Responsabile antincendio avrà autorità di impartire ai lavoratori misure adeguamento necessarie l'antincendio.
E' cosa buona, predisporre in azienda, prove di emergenza necessarie la verifica dell'afficacia delle azioni pianificate nel piano emergenza
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Read MorePer alcune categorie di aziende è necessario, i responsabili antincendio siano in possesso dell'idoneità tecnica dei vigili del fuoco.
Read MoreOltre i corsi di formazione Antincendio, lo studio promuove seminari informativi allo scopo di sensibilizzare gli addetti Antincendio.
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