La sigla DVR significa documento di valutazione dei rischi, un documento che il datore di lavoro ha l’obbligo di redigere per analizzare i rischi ai quali sono soggetti i suoi lavoratori all’interno delle aziende. I pericoli e i rischi che potrebbero essere presenti all’interno delle aziende, non coinvolgono soltanto i lavoratori ma potrebbero riguardare anche i visitatori e i clienti dell’azieda. L’obiettivo di tale documento è quello di garantire la sicurezza sul lavoro di ciascun dipendente ma anche di limitare gli infortuni e le malattie professionali. Il documento viene redatto dal datore di lavoro ed è obbligatorio nelle aziende dove sia presente anche solo un dipendente. In caso contrario, la mancata valutazione dei rischi sarà sanzionata e c’è il pericolo che quella determinata attività lavorativa possa essere sospesa. La tutela, la prevenzione, la protezione sono i punti cardini da cui partire per gestire al meglio la sicurezza sul lavoro. Un tema importante che viene messo in risalto dall’erogazione di corsi sicurezza sul lavoro che riguarda la formazione di diversi settori come ad esempio gli addetti antincendio e gli addetti di primo soccorso. Salvaguardare i lavoratori da tutti i pericoli che possono capitare nei luoghi di lavoro è un obiettivo fondamentale da raggiungere nelle aziende.
Il documento di valutazione dei rischi contiene degli argomenti importanti che creano una connessione tra il tema della salute e della sicurezza sul lavoro. Il primo criterio da tenere in considerazione concerne la scelta degli elementi che compongono il DVR. Qui, diventa fondamentale la comunicazione dei criteri con i quali il datore di lavoro redige il documento. La semplicità e la rapidità sono alcuni degli aspetti primari da tenere in considerazione al fine di redigere un documento completo e idoneo alle attività di prevenzione dei pericoli. Poi, non possono mancare le istruzioni in merito all’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale e alle misure da adottare per aumentare il livello di sicurezza. Si aggiunge a ciò, anche l’avviso relativo alle attività che sottopongono i lavoratori ad un determinato rischio, puntando sulla formazione dei lavoratori. Inoltre, dal punto di vista legislativo, è indispensabile che sia riportato il nome dell’RSPP, del RLS o dell’RLST insieme al medico competente che ha preso parte alla valutazione dei rischi. Infine, non può essere escluso l’elenco delle operazioni relative alle misure da attuare e ai ruoli dell’organizzazione aziendale ai quali si deve fare riferimento. La valutazione dei rischi è una procedura da effettuare tenendo conto della sicurezza sul lavoro dei suoi dipendenti.
Per rispondere a questa domanda è opportuno fare una precisazione. L’aggiornamento del DVR non è obbligatorio, a differenza di quanto previsto per la formazione degli addetti anticendio. Ciò dipende dal fatto che la sua stesura rimane valida fino al momento in cui non devono essere apportate delle modifiche al documento. In questo caso, il DVR deve ricevere un aggiornamento. Tuttavia, anche in relazione a tale norma, ci sono dei rischi che hanno bisogno di una scadenza alla quale fare riferimento. I casi in cui può verificarsi questa specifica situazione sono essenzialmente due. Il primo riguarda la valutazione dei rischi fisici in particolare le radiazioni artificiali, il rumore, le vibrazioni, dove è previsto un aggiornamento ogni quattro anni. Si unisce a ciò, la valutazione del rischio cancerogeno dove l’aggiornamento deve essere effettuato ogni tre anni. L’insieme di tali norme sono presenti nel Testo Unico sulla Sicurezza sul Lavoro precisamente nell’art. 29 comma 3 del dgls 81/08. Nel suddetto documento viene specificato che il testo deve essere aggiornato se sono previste delle modifiche riguardanti l’organizzazione del lavoro riferite alla salute e alla sicurezza dei lavoratori, messe in rapporto alla prevenzione e alla protezione da infortuni considerevoli. Tutto ciò è fondamentale per garantire la sicurezza sul lavoro di ogni dipendente, alla base di tutte le norme riguardanti le attività professionali.
Il dgls 81/08 prevede che la stesura del documento non sia fatta soltanto dal datore di lavoro ma che quest’ultimo si avvalga anche della collaborazione del RLS, del medico competente e del RSPP. Queste figure professionali devono apportare le loro firme al momento della redazione del documento e ognuno di essi ha degli obblighi precisi da rispettare per quanto concerne gli articoli riportati dal decreto legislativo 81/08. Tra di essi, è importante anche la figura del RLS che deve essere interpellato per le indicazioni contenute nell’art. 50. Tale articolo, nello specifico, prevede che il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza sia consultato in maniera tempestiva per la valutazione dei rischi, la programmazione e la verifica della prevenzione nell’azienda. Questa procedura è importante per la sicurezza aziendale ma l’opinione del RLS non è determinante per la stesura del DVR. A tal proposito, il datore di lavoro può decidere autonomamente le operazioni da mettere in campo ma non è obbligato ad osservare l’opinione del datore di lavoro. L’RLS ha dunque il compito di esprimere delle opinioni in merito ai rischi delle attività lavorative ma il datore di lavoro può scegliere di non tenere conto del suo parere. Tuttavia, l’aspetto che conta maggiomente, al di là delle specifiche norme, è la sicurezza sul lavoro che deve essere garantita mediante la pratica di corsi sicurezza sul lavoro finalizzati alla preparazione dei corsisti.
La sicurezza sul lavoro è da considerarsi inesistente senza la presenza di un documento che mira a tutelare tale valore e tale aspetto normativo. A tal proposito, è necessario che il datore di lavoro si occupi di redigere un documento in maniera corretta tenendo in considerazione anche l’importanza dell’apposizione della data. Il bisogno di inserire la data sul documento serve per confermare che il DVR è stato composto precedentemente ad un qualsiasi evento oppure ad una particolare data. A tal proposito, la prova di tale data viene comprovata mediante la firma del datore di lavoro insieme alla sottoscrizione del RSPP, del RLS e del RLST con la collaborazione del medico competente. La presenza della data è fondamentale per garantire l’effettiva esistenza del documento in un preciso periodo temporale. Infatti, la mancanza di tale elemento potrebbe comportare la nullità del testo oppure la contestazione da parte delle autorità competenti. Per evitare che questo si verifichi, ci sono dei passaggi che bisogna seguire e prendere in considerazione. La prima operazione da compiere è la sottoscrizione del documento che deve essere firmato dal datore di lavoro, dal medico competente, dal RLS e dall’ RSPP. A ciò deve seguire la spedizione del documento tramite posta elettronica certificata o raccomandata A/R priva di busta. L’indirizzo di spedizione deve essere quello aziendale e il documento non deve essere provvisto di avviso di ricevimento del mittente, in modo tale che il codice a barra possa constatare l’invio. Dopodiché, ci sono altri accorgimenti che non bisogna tralasciare. Il notaio deve redigere una copia conforme del documento mettendo sopra una data certa, ci deve essere l’apposizione del della marca postale elettronica, e le amministrazioni pubbliche devono adottare un atto protocollare. Una serie di procedimenti che hanno il fine di tutelare la sicurezza sul lavoro dei dipendenti di una determinata azienda.
Per quanto riguarda la procedura di stesura del documento, bisogna precisare che non esiste un metodo preciso da adottare e proprio la mancanza di ciò implica molte inesattezze che non devono essere trascurate. Proprio per ovviare a ciò, è utile fare riferimento alla norma UNI ISO 31000 che classifica la procedura di valutazione del rischio in tre fasi: Individuazione del rischio; misura del rischio; valutazione del rischio. I primi due passaggi sono importanti poiché la mancata identificazione del rischio comporta l’assenza di qualsiasi misura finalizzata alla prevenzione e alla protezione dal pericolo. A riguardo è opportuno effettuare una specie di stima del rischio ossia determinazione dei livelli di rischio. Tale gesto significa suddividere il rischio in base al tipo di attenzione o di intervento da mettere in atto. Inoltre è l’ultima operazione che viene eseguita per considerare la necessità di una prossima riduzione del rischio finalizzata a garantire il tema della sicurezza sul lavoro.
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