Medico competente

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Cartelle sanitarie
medico del lavoro

Cartella sanitaria dei lavoratori: Garantire la sicurezza sul lavoro è un’attività fondamentale alla quale lo studio Marchetti dà valore e importanza. La tutela della salute dei dipendenti si effettua mediante procedure finalizzate all’attuazione della sorveglianza sanitaria che serve per tenere i dipendenti al riparo dai rischi presenti sul luogo di lavoro. Uno dei documenti utili per la raccolta delle informazioni dei dipendenti è la cartella sanitaria.

01
Cos’è la cartella sanitaria

La cartella sanitaria dei lavoratori è un documento redatto dal medico competente per fornire al lavoratore tutte le informazioni di cui ha bisogno riguardo alla tutela della sua salute. Il documento viene stipulato dal medico del lavoro che ha il compito di svolgere le visite mediche lavoratori con il fine di tutelare la salute dei dipendenti compresa la sicurezza sul lavoro. La cartella sanitaria è un documento importante poiché è protetta dal cosiddetto segreto professionale e si configura come materiale riservato. Il documento menzionato ha una particolarità. Può essere disponibile non solo in formato cartaceo ma anche elettronico…però in relazione a quest’ultima opzione, occorre fare una precisazione. Nel momento in cui la cartella sanitaria viene memorizzata, digitalmente, dovrà essere gestita mediante il gestionale di medicina del lavoro che ha la funzione di accertare la protezione dei dati che sono presenti al suo interno. E’ importante dunque, la privacy che viene riservata a tale documento, poiché è composto dai dati di un determinato dipendente e le informazioni sono caratterizzate dal segreto professionale. Il medico del lavoro possiede dunque degli obblighi importanti per la tutela della salute del lavoratore poiché deve custodire e successivamente aggiornare la cartella sanitaria. Tale documento deve essere tenuto in custodia nel luogo concordato durante l’attività di nomina del medico competente.

02
Quali sono i suoi contenuti

La cartella sanitaria contiene delle precise informazioni che riguardano lo stato del lavoratore dal punto di vista medico. Gli elementi presenti al suo interno sono indicati dall’articolo del dgls 81/08 nello specifico nel Testo Unico Salute e Sicurezza. I contenuti presenti nella cartella inglobano: i dati anagrafici del dipendente; il risultato delle visite mediche lavoratori che viene realizzata dal medico competente; l’indicazione riguardante il tipo di attività svolta dal lavoratore; I fattori legati al rischio di una specifica mansione; indicazioni relative agli esami e agli accertamenti da eseguire; l’anamnesi di tipo professionale, familiare, fisiologica e patologica del dipendente; i giudizi idoneità lavoratori che hanno lo scopo di confermare o meno l’idoneità alla mansione di un determinato lavoratore; la scadenza delle visite mediche lavoratori poiché devono avere una scadenza di tipo annuale, biennale, diversificata a seconda delle decisioni del medico; il protocollo sanitario stabilito dal medico competente per ogni lavoratore, la data e la firma. Tali elementi servono per garantire la tutela della salute e della sicurezza sul lavoro dei dipendenti perché riguarda la loro condizione mentale e fisica, aspetti estremamente importanti da tenere in considerazione.

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Chi è addetto alla sua tutela

La tutela della cartella sanitaria è riservata al medico del lavoro che è addetto alla creazione, all’aggiornamento e alla tutela del documento. Il rispetto della procedura è indicato dall’art. 25 del dgls 81/08 ed è una funzione di elevata responsabilità. Quando giunge il momento di effettuare la nomina del medico competente, il datore di lavoro e il medico creano un accordo per stabilire in quale luogo bisogna conservare la cartella sanitaria. L’accesso al documento infatti è riservato soltanto al medico competente e al dipendente interessato. La cartella sanitaria è un documento riservato che deve essere tutelato dalla privacy e per tale motivo può essere consultato soltanto da figure specifiche. A ciò si aggiunge il fatto che il medico competente detiene l’obbligo di mettere il lavoratore al corrente dei risultati prodotti dalle visite mediche lavoratori. Inoltre, se viene effettuata la richiesta il medico del lavoro ha il dovere di consegnare la documentazione comprendente gli esami e gli accertamenti effettuati. In ragione di ciò, al datore di lavoro infatti non è consentito prendere visione del contenuto di tale documento. Infatti, per la tutela delle informazioni del dipendente se dovesse presentarsi il caso in cui le cartelle devono essere conservate nell’azienda. Il compito del datore di lavoro sarà quello di occuparsi della loro custodia in un periodo di tempo di dieci anni fino al termine del rapporto di lavoro. Operazioni fondamentali per la tutela della sicurezza sul lavoro e della protezione dei dipendenti.

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Chi può richiedere la copia?

All’interno delle attività professionali è importante non soltanto la tutela della sicurezza dei lavoratori e della loro salute ma anche della loro privacy. Per tale motivo, il Testo Unico contiene una serie di regolamenti riguardanti la privacy dei documenti relativi allo stato di salute dei dipendenti. Da ciò deriva il fatto che solamente il lavoratore ha il diritto di chiedere una copia della cartella sanitaria ed è un’operazione che può attuare in ogni momento perché è un suo diritto. Poi, alla fine del rapporto di lavoro il medico competente ha l’obbligo di consegnare una copia della cartella sanitaria riportante i dati del dipendente. Il lavoratore è dunque l’unica figura professionale che può avere a disposizione la copia della cartella sanitaria. La presenza di tale documento è utile per garantire la sicurezza sul lavoro un aspetto di fondamentale importanza per il corretto svolgimento delle attività professionali. La sicurezza sul lavoro dunque viene garantita anche mediante l’attuazione del protocollo sanitario che rappresenta l’insieme delle visite mediche lavoratori dalle quali emergono i giudizi idoneità lavoratori. Giudizi che servono per accertare o meno l’idoneità del lavoratore allo svolgimento delle mansioni professionali.

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Chi attua il protocollo sanitario

Il protocollo sanitario è l’insieme di tutte le visite mediche lavoratori e degli esami compiuti dal medico competente per accertare le condizioni di ogni dipendente. Il protocollo sanitario viene detto anche piano di sorveglianza sanitaria e tiene presente tutti gli obblighi indicati dal dgls 81/08. La definizione del protocollo sanitario è rapportato alla tutela della sicurezza sul lavoro dei dipendenti un tema importante per la valutazione dei rischi ai quali vanno incontro i dipendenti. Il protocollo sanitario deve essere aggiornato in determinate condizioni. Ecco quali sono: se ci son cambiamenti nell’attività professionale; se viene effettuata una nuova valutazione dei rischi; se si verificano delle modifiche in merito alla sorveglianza sanitaria. Inoltre, qualora lo ritenesse necessario, il datore di lavoro al fine di potenziare la sicurezza sul lavoro dei dipendenti può effettuare degli incontri per rilasciare delle informazioni importanti o concedere altri chiarimenti.

06
Obbligatorietà della sorveglianza sanitaria

La sorveglianza sanitaria rappresenta un insieme di procedure mediche aventi come obiettivo la tutela della salute e della sicurezza sul lavoro dei dipendenti. Rapportato a ciò sono presenti gli obblighi del medico del lavoro che li elenchiamo di seguito: creazione, aggiornamento e custodia della cartella sanitaria per tutti i dipendenti che sono soggetti alla pratica della sorveglianza sanitaria; esecuzione di sopralluoghi che devono tenere in considerazione la tipologia di rischio presente all’interno dei luoghi di lavoro; esecuzione delle visite mediche lavoratori opportunamente divise in visita preassuntiva e preventiva; firmare il DVR il documento di valutazione dei rischi; A seguito di tali procedure, il medico competente ha l’obbligo di rilasciare i giudizi idoneità lavoratori che classificano il lavoratore in base alle capacità di svolgimento della mansione.

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