La sicurezza sul lavoro è una tematica fondamentale per la tutela dei dipendenti e della corretta gestione di tutti gli aspetti legati ad una specifica azienda e dunque alla professione. Al fine di preservare tale argomento, è importante dare risalto a tutte le figure professionali che contribuiscono alla tutela della salute e della vita dei lavoratori. Una delle attività principali per raggiungere tale traguardo, è la nomina del medico competente. Il medico competente viene designato dal datore di lavoro o dal dirigente, soltanto dopo che tali figure competenti si sono consultate con il rappresentante per i lavoratori della sicurezza sul lavoro. Tale procedura fa parte dell’art. 18 del dgls 81/08 ma è fondamentale ribadire che la nomina del medico competente non è obbligatoria. L’obbligatorietà di nomina del medico competente si verifica soltanto in determinati casi. Ecco quali sono: presenza di lavoratori che sono addetti ai videoterminali e impiegano determinati strumenti per venti ore a settimana; presenza di dipendenti incaricati alla nelle procedure di trasporto oppure di sostegno di un carico denominata nello specifico movimentazione manuale dei carichi; presenza di lavoratori che sono soggetti ad agenti chimici, biologici, piombo…una serie di sostanze nocive per la salute; lavoratori addetti al lavoro notturno. In relazione a ciò si evince che il ruolo fondamentale del medico del lavoro riguarda l’individuazione di situazioni critiche con la conseguente adozione di misure indirizzate all’adozione di soluzioni caratterizzate dalla tutela della salute dei dipendenti e della loro relativa sicurezza. A ciò si aggiungono i giudizi idoneità lavoratori che servono per determinare l’adeguatezza dei dipendenti alla mansione
Il medico del lavoro è la figura professionale addetta alle visite mediche lavoratori con lo scopo di accertare la loro idoneità alla mansione occupandosi della loro sorveglianza. L’obiettivo è quello di garantire la tutela della loro salute e preservarli da eventuali rischi dovuti agli infortuni sul lavoro. Il ruolo fondamentale del medico competente è quello di garantire che all’interno di determinate attività professionali, non vi sia il rischio da parte dei dipendenti, di contrarre malattie a causa dell’operato svolto dai dipendenti. Il medico del lavoro ha dunque delle competenze ben precise le quali devono essere conformi ai dettami indicati dal dgls 81/08. Il medico di lavoro deve avere acquisito una specializzazione nella medicina del lavoro oppure nelle branche affini; deve avere svolto un’attività di docenza per quanti concerne la medicina sul lavoro; infine deve essere in possesso della cosiddetta autorizzazione del decreto 277 del 15 agosto 1991 riportante la sigla di medico autorizzato secondo le disposizioni della legge 277. A riguardo, è importante sottolineare che il medico competente ha l’obbligo di essere iscritto all’elenco dei medici a livello nazionale consultabile sul sito del ministero. La sua funzione primaria è dunque quella di effettuare attività di sorveglianza sulla professione accertandosi che i dipendenti siano idonei alla mansione assegnata. Naturalmente ciò avviene soltanto dopo aver effettuato le visite mediche lavoratori ed espresso giudizi idoneità lavoratori.
La funzione principale messa in atto dal medico competente è quella di occuparsi della sorveglianza sanitaria basata sullo svolgimento delle visite mediche dei lavoratori le quali possono suddividersi in preventive o periodiche. Le prime sono indirizzate a verificare l’assenza di controindicazioni sul lavoro mentre le seconde hanno l’obiettivo di controllare la condizione di salute dei lavoratori.Il medico competente deve effettuare le visite mediche lavoratori anche se si verificano condizioni particolari come il cambio mansioni, la il termine del rapporto di lavoro, la ripresa del lavoro nel caso in cui il lavoratore non risulti presente oppure in base alla richiesta del lavoratore associata a determinati rischi professionali. Al termine delle visite mediche lavoratori, il medico competente è tenuto ad esprimere giudizi idoneità lavoratori a fine di valutare la propensione allo svolgimento della professione. Nel dettaglio, il medico competente ha degli specifici obblighi da portare a termine. Il medico competente deve: occuparsi della sorveglianza sanitaria; ispezionare i luoghi professionali per un periodo di circa una volta all’anno; occuparsi della consegna al datore di lavoro della documentazione di tipo sanitario in suo possesso; occuparsi della consegna al lavoratore del termine del rapporto di lavoro; creare una specifica cartella sanitaria per ogni dipendente soggetto alle operazioni di sorveglianza sanitaria; comunicare al datore di lavoro il nome di un sostituto nel caso in cui si verifichi un impedimento dovuto a gravi motivi. Da ciò si desume come il medico competente abbia un alto livello di responsabilità da portare a compimento poiché deve tenere conto della tutela della salute e della vita dei lavoratori.
Il medico competente è una figura professionale che necessita di una preparazione adeguata al fine di porre sotto tutela la salute e la vita dei dipendenti. Pertanto, secondo le regole contenute nel dgls 81/08, tale figura professionale deve avere una formazione specifica che attesta le sue competenze e il suo grado di preparazione. Il medico del lavoro infatti deve avere quattro requisiti fondamentali che sono i seguenti: possedere una specializzazione nell’ambito della medicina sul lavoro, nella psicotecnica oppure nella medicina preventiva dei lavoratori; aver svolto un’attività di docenza in medicina del lavoro, psicotecnica o medicina preventiva dei lavoratori. A tali materie si aggiunge l’opzione della tossicologia industriale, clinica del lavoro, fisiologia, igiene del lavoro o igiene industriale; avere l’autorizzazione del decreto n. 277 del dgls del 15 agosto 1991; avere la specializzazione in medicina preventiva e igiene oppure in medicina legale. Inoltre, la formazione acquisita deve essere potenziata mediate l’attività di aggiornamento che si configura come un obbligo da rispettare in quanto è stato stabilito da uno specifico ordine professionale. La cadenza, come avviene anche con altri corsi, è di tipo triennale e la procedura in questione viene definita “Educazione continua in medicina”.
Il medico competente dopo aver effettuato le visite mediche lavoratori deve rilasciare un documento avente il nome di giudizio di idoneità alla mansione. Di questo documento una copia deve essere consegnata al lavoratore e un’altra al datore di lavoro. Tuttavia, i giudizi idoneità lavoratori rilasciati dal medico competente può dividersi in differenti tipologie che possono essere accompagnate anche da eventuali note elaborate dal medico competente in relazione ad un determinato problema del paziente. Un dipendente può aver ricevuto dal medico del lavoro la valutazione di idoneità e se nel corso dell’attività professionale ha avuto un piccolo problema con una determinata mansione, deve prendere degli accorgimenti che utili per la tutela della sua salute. In tal caso, il medico competente può aver stabilito un’inidoneità temporanea al fine di facilitare il recupero del paziente. Al termine di questo periodo, il medico competente dovrà effettuare nuovamente le visite mediche lavoratori per valutare il livello di ripresa e l’idoneità del paziente verso determinate attività professionali. Oltre a ciò, nel caso in cui il medico abbia riscontrato la mancata abilità del dipendente dovrà emettere un giudizio di inidoneità permanente. Inoltre, il dipendente che ha ricevuto il giudizio potrà richiedere il ricorso entro trenta giorni a partire dalla data del giudizio rilasciato dal medico competente. La richiesta può essere rilasciata presso l’organo SPISAL che ha il dovere di convocare una commissione che può confermare oppure cambiare il giudizio espresso dal medico competente. Oltre a ciò, la commissione farà svolgere ulteriori accertamenti al dipendente al fine di valutare attentamente le sue condizioni di salute.
Un altro punto importante è la presenza di sanzioni disciplinari ai quali va incontro il medico competente nel caso in cui non rispetti gli obblighi previsti dal dgls 81/08. Le sanzioni prevedono : l’arresto fino al periodo di un mese e un’ammenda economica dovuta alla negligenza di consegna della relativa documentazione sanitaria al datore di lavoro o al dipendente; l’arresto fino a due mesi con l’ammenda economica per l’attività di negligenza della sorveglianza sanitaria; l’arresto fino a tre mesi a causa di un’errata valutazione del rischio; una determinata ammenda a causa di un mancato invio alle autorità competenti nel corso del primo trimestre dell’anno successivo a quello del quadro di informazioni relative alla sorveglianza sanitaria effettuata oppure per le visite destinate ad accertare eventuali stati di gravidanza. Le sanzioni inoltre si applicano anche al medico competente in caso di mancato rispetto delle regole previste dal dgls 81/08. Il medico competente è dunque chiamato a svolgere le funzioni di vitale importanza per la salute dei dipendenti che devono essere tutelati con apposite visite mediche lavoratori e i conseguenti giudizi idoneità lavoratori che determinano l’abilità alla loro mansione. L’attività menzionata viene compiuta dopo che il medico competente ha effettuato le visite mediche lavoratori tenendo in considerazione i rischi ai quali essi sono soggetti.
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