Medico competente

Medico competente
Sanzioni
medico del lavoro

Sanzioni in carico al medico competente. Il medico competente è una figura professionale fondamentale per la salvaguardia della salute dei dipendenti e della loro conseguente sicurezza sul lavoro. Per tale motivo è opportuno che svolga i suoi compiti in maniera ottimale. Lo studio Marchetti dà rilievo alle esigenze dei lavoratori creando appositamente dei corsi specifici per garantire la sicurezza sul lavoro. Oltre all’erogazione di corsi, si focalizza sul rilievo da concedere a varie figure professionali. Una di queste è quella del medico competente.

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Funzione del medico compente e i suoi obblighi

Il medico competente è una figura importantissima per la tutela della salute e della sicurezza sul lavoro di ogni dipendente. Lo scopo primario della sua attività riguarda l’individuazione dei rischi che possono essere presenti sul luogo di lavoro poiché determinano il corretto svolgimento delle operazioni professionali insieme alla tutela della salute dei lavoratori. Pertanto, in relazione ai rischi individuati, il medico del lavoro deve adottare precise soluzioni per garantire, in maniera efficace, la sicurezza sul lavoro dei lavoratori. Il medico competente ha il ruolo di effettuare le visite mediche lavoratori per accertare l’idoneità o l’inidoneità dei dipendenti riguardo allo svolgimento di una determinata mansione. Nello specifico, le visite mediche lavoratori possono essere suddivise in differenti tipologie: preventive o periodiche. Le prime si verificano qualora non ci siano danni sul lavoro mentre le seconde sono svolte con ciclicità annuale. Il medico competente ha il dovere di effettuare, dopo ogni visita medica, i giudizi idoneità lavoratori che servono per constatare o meno l’abilità del lavoratore di svolgere una determinata professione. In particolare, i giudizi idoneità lavoratori vengono rilasciati a seguito delle visite mediche lavoratori che possono avvenire per il termine del rapporto di lavoro, in base alla richiesta del lavoratore, della ripresa della professione a seguito di un periodo di sessanta giorni o del cambio di una professione. L’attenzione e la cura dei dettagli sono dunque aspetti fondamentali che non devono essere tralasciati dal medico del lavoro e devono avere il giusto risalto.

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Ulteriori obblighi per il medico del lavoro

Tra gli obblighi che il medico competente deve portare avanti secondo quanto indicato dal dgls 81/08 ci sono anche altre attività che non devono mancare per la tutela dei dipendenti. Una tutela che deve riguardare la loro salute e la capacità di essere preparati ad affrontare eventuali rischi che potrebbero presentarsi all’interno dei contesti professionali. Tra le attività disponibili, il medico competente deve: occuparsi dell’attività di prevenzione dai rischi correlati da una corretta valutazione; eseguire e portare a compimento l’operazione di sorveglianza sanitaria; creare la cartella sanitaria che deve essere anche aggiornata e custodita in un luogo sicuro considerando l’importanza dei dati raccolti; consegnare al datore di lavoro i documenti relativi al fine della mansione e al dipendente la cessazione del rapporto di lavoro; effettuare un sopralluogo dei contesti professionali almeno una volta all’anno e prendere parte alla riunione periodica. Tuttavia, il medico del lavoro ha l’obbligo di informare il datore di lavoro della presenza di un impedimento grave per lo svolgimento della sua attività e si avvalga della sostituzione di un sostituto. Se dovesse mancare ad uno degli obblighi indicati dal dgls 81/08, il medico competente sarà soggetto a sanzioni.

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Sanzioni per il medico del lavoro

Il medico del lavoro è tenuto a rispettare i doveri elencati dal dgls 81/08 e nel caso in cui non porti a compimento tali operazioni deve andare incontro a delle precise sanzioni di natura economica. Le sanzioni differiscono in base alla tipologia di attività svolta che corrisponde ad un preciso valore economico. Se il medico competente si trova ad aver effettuato una mancata consegna dei documenti sanitari al dipendente o al datore di lavoro, è previsto l’arresto fino al periodo di tempo di un mese oppure una sanzione che va dai 284,77 ai 1.139,07 euro. Nel momento in cui, il medico del lavoro non ha provveduto ad effettuare correttamente le procedure di sorveglianza sanitaria è previsto un arresto fino ad un periodo di tempo di due mesi o un’ammenda che va dai 427,15 ai 1.708,61 euro. La sorveglianza sanitaria deve essere condotta in maniera ottimale poiché serve per garantire la sicurezza sul lavoro dei dipendenti e la loro tutela da ogni eventualità di infortunio. Il medico del lavoro può compiere un errore anche quando esegue un’errata valutazione del rischio che comporta un arresto che può arrivare fino a tre mesi o un’ammenda che va dai 569,54 ai 2.278,14. In aggiunta a ciò, può capitare che si verifichi una mancanza di informazioni sull’attività della sorveglianza sanitaria svolta e l’assenza di invio alle apposite autorità competenti. Tale azione comporta una sanzione che va dal 1.423,84 ai 5.695,36. In relazione a tali aspetti, il medico competente deve portare a compimento le visite mediche lavoratori al termine delle quali deve rilasciare i giudizi idoneità lavoratori. Quest’ultimi indicheranno le abilità del dipendente di poter svolgere o meno l’incarico affidato valutando la sua idoneità o inidoneità alla mansione.

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Tipologia delle sanzioni

Le sanzioni al medico competente sono regolate dal dgls 81/08 che devono essere applicate nel momento in cui il medico del lavoro non rispetta gli obblighi previsti per la sua professione oppure non esegue i suoi compiti nel migliore dei modi. Secondo tale norma, ci sono delle sanzioni diversificate in base all’attività svolta dal medico del lavoro. Le sanzioni presenti nel decreto sono riassumibili in quattro categorie. Vediamo nel dettaglio quali sono: compilazione e conservazione delle schede a livello sanitario: l’ammenda di natura amministrativa va dai 200 agli 800 euro e riguarda mancanze relative a tale operazione; visite di tipo periodico o richieste dai dipendenti: se sono presenti delle mancanze di tale tipologia la sanzione prevista varia dai 1.000 ai 4.000 euro soprattutto se il medico non concede le informazioni sulla sorveglianza sanitaria alle autorità preposte; valutazione dei rischi: in questo caso se il medico competente non provvede ad eseguire tale tipo di operazione va incontro ad un arresto fino a tre mesi o una sanzione economica che va dai 400 ai 1.600 euro. A riguardo è fondamentale tenere presente il fatto che tale ammenda deve essere applicata anche se il medico competente non eseguisse in maniera corretta la sorveglianza sanitaria o lo svolgimento delle attività finalizzate all’eliminazione dei rischi. La sorveglianza sanitaria è un’altra attività che in mancanza di svolgimento nella maniera più consona è previsto un arresto che può arrivare fino a due mesi o una sanzione che parte di 300 ai 1.200 euro. E’ importante conoscere le sanzioni ai quali il medico competente va incontro poiché il corretto svolgimento del suo operato, è un’attività fondamentale per garantire ai dipendenti la sicurezza sul lavoro. La diversificazione delle ammende è relazionata alla finalità di ottenere una sorveglianza ottimale e corretta.

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Titoli richiesti del medico competente

Il medico competente è una figura cardine all’interno del tema della sicurezza sul lavoro perché con il suo operato protegge la salute dei dipendenti e li preserva da un eventuale peggioramento che i rischi sul lavoro possono arrecargli. Il suo compito primario è quello di eseguire le visite mediche lavoratori e concedere ad essi i giudizi idoneità lavoratori che attestano l’effettiva idoneità o inidoneità alla mansione. Per svolgere tale mestiere è necessario che il medico competente possieda dei titoli specifici che consentono la pratica della professione. Ecco quali sono nel dettaglio: possedere la docenza in medicina del lavoro oppure in medicina preventiva dei lavoratori o igiene di tipo industriale o igiene del lavoro oppure clinica del lavoro; avere una specializzazione nell’ambito della medicina del lavoro o nella medicina preventiva dei lavoratori; avere una specializzazione in medicina preventiva oppure in medicina legale; possedere un’autorizzazione dell’art. 55 appartenente al dgls del 15 agosto del 1991 numero 277. Ovviamente, tali requisiti devono essere accompagnati dall’attività di aggiornamento che servono a potenziare le conoscenze e le competenze della figura professionale al fine di tutelare al meglio la sicurezza sul lavoro dei dipendenti.

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Medico competente e nomina: obbligatoria?

La procedura di nomina del medico competente è un’attività particolare che non prevede obbligatorietà. Quest’ultima attività si verifica soltanto quando bisogna effettuare una programmazione della sorveglianza sanitaria. Difatti l’attività di nomina diventa obbligatoria nei casi in cui si presentino le seguenti condizioni: dipendenti addetti alle operazioni di movimentazione manuale dei carichi che riguardano le operazioni di trasporto e spostamento di uno specifico carico; dipendenti che sono esposti ad agenti biologici, chimici, fisici, amianto; lavoratori incaricati di eseguire il lavoro notturno; dipendenti che devono occuparsi dei videoterminali e utilizzano gli strumenti in maniera continuativa per circa venti ore settimanali. Inoltre è importante sottolineare il fatto che la nomina del medico competente deve essere effettuata effettuando una consultazione preventiva del RLS il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza soprattutto quando l’azienda è predisposta all’attuazione della sorveglianza sanitaria. Quest’ultima procedura, si verifica quando devono essere eseguiti degli accertamenti ai lavoratori di tipo periodico o preventivo. Ogni attività è collegata con la tutela della salute dei dipendenti e della sicurezza sul lavoro.

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