Il responsabile di servizio di prevenzione e di protezione è una figura fondamentale all’interno di determinati contesti lavorativi, poiché deve provvedere alla sicurezza sul lavoro dei dipendenti. Tale figura è nominata dal datore di lavoro e il suo ruolo è quello di provvedere alla salute e alla sicurezza sul lavoro dei dipendenti. Il suo compito è quello di provvedere alla valutazione e al controllo dei rischi all’interno di determinati contesti professionali per quanto concerne la stesura del documento di valutazione dei rischi. L’RSPP può svolgere tale mansione in maniera diretta oppure mediante il Servizio di prevenzione e di protezione ossia un insieme di sistemi e persone interni o esterni all’azienda che devono occuparsi della prevenzione e della protezione dai rischi sul lavoro. La figura dell’RSPPP è fondamentale come formazione sicurezza sul lavoro perché svolge la funzione di coordinatore della salute e della sicurezza sul lavoro dei dipendenti. Il suo compito è quello di far diminuire i rischi presenti nelle aziende evitando l’insorgere di situazioni pericolose. Il percorso formativo rivolto alla figura del RSPP, si compone di due moduli utili per la sua formazione sicurezza sul lavoro. Il modulo A è propedeutico per lo svolgimento degli altri corsi e al termine di ogni corso è previsto lo svolgimento della verifica finale. Ciascun modulo si avvale di determinati obiettivi formativi utili per la formazione sicurezza sul lavoro delle figure professionali che devono trasferire le loro competenze ai dipendenti delle aziende.
Il responsabile di servizio di prevenzione e di protezione affinché possa ottenere una formazione sicurezza sul lavoro mirata è tenuto a seguire appositi corsi di formazione sulla sicurezza sul lavoro che si suddividono in tre moduli ognuno dei quali ha degli obiettivi ben precisi da raggiungere. Tuttavia, ci sono dei titoli di studio che valgono come esonero dalla frequenza dei corsi sicurezza dunque dei moduli di riferimento di ciascun corso. I titoli di studio alternativi ai moduli sono i seguenti: laurea magistrale riportante la seguente dicitura LM4, da LM 20 a LM 25 e da LM 27 a LM 35 oppure laurea magistrale ottenuta nella classe LM/SNT 4 secondo il decreto presente nell’Università; laurea specialistica ottenuta nelle seguenti classi: 4S , da 25 S a 38 S secondo il decreto del novembre 2000. In aggiunta a ciò, sono ritenuti validi diplomi di laure appartenenti al vecchio ordinamento in architettura e ingegneria o in alternativa la partecipazione ad un corso di specializzazione o master dal punto di vista delle modalità conformi all’accordo in questione. Il corso in questione deve essere configurato come una certificazione prodotta dall’Università che corrisponde ai percorsi formativi emessi da tale istituzione. Ciò è importante al fine di garantire agli RSPP la medesima preparazione ottenuta con i moduli di quella ottenuta mediante i corsi di formazione sulla sicurezza sul lavoro.
La formazione sicurezza sul lavoro rivolta ai RSPP si avvale della presenza di tre moduli ognuno dei quali corrisponde ad una precisa funzione. Il modulo A è composto da 28 ore ed è suddiviso in cinque unità didattiche. Vediamo nel dettaglio quali sono e come sono composte. L’unità didattica A1 è composta da otto ore ed è articolata in altrettanti moduli di riferimento: l’approccio alla prevenzione, l’analisi delle normative, il sistema riguardante la prevenzione, il sistema di vigilanza e di assistenza. I contenuti opportunamente suddivisi in base alla rispettiva categoria di riferimento riguardano: il livello legislativo rapportato alla legislazione alla prevenzione di tipo aziendale; le direttive, i regolamenti di tipo europeo; la legislazione riferita a gruppi particolari come il lavoro minorile, il lavoro notturno, lavoratrici madri ecc...; il quadro riguardante la legislazione antincedio; le operazioni di assistenza e di consulenza unite alle prescrizioni e alle sanzioni. L’unità didattica di tipo A2 si riferisce ai soggetti della prevenzione aziendale e come argomenti si riferisce alle figure del datore di lavoro, degli addetti alla prevenzione incendi, delle imprese familiari, dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza e di tutte le figure professionali adibite alla sicurezza sul lavoro. L’unità didattica A3 è composta dal processo di valutazione dei rischi focalizzato su temi quali il danno, la prevenzione dai rischi l’attenzione da riservare alle donne in stato di gravidanza o di origini di altri Paesi, unendo anche l’attività di analisi delle malattie professionali e dei criteri di valutazione dei rischi. A ciò si aggiunge anche la conoscenza della struttura del DVR il documento di valutazione dei rischi. L’unità didattica A4 è suddivisa nei moduli riguardanti i dispositivi di protezione individuale, la procedura di sorveglianza sanitaria, la gestione delle emergenze e la segnaletica sulla sicurezza. L’obiettivo è quello di impartire ai RSPP le procedure di gestione delle emergenze come le attività di incendio e di primo soccorso compresi gli obiettivi e gli obblighi dell’operazione della sorveglianza sanitaria. Il modulo A5 è articolato nei moduli di consultazione, informazione e addestramento. Gli argomenti riguardano i doveri delle operazioni di addestramento riferiti ai vari soggetti aziendali, i rapporti presenti tra i soggetti per quanto concerne la prevenzione dei rischi sul lavoro. Gli obiettivi di tali moduli consistono nel trasferimento delle conoscenze ai RSPP al fine di conoscere quali sono i loro obblighi, le loro responsabilità, le modalità di gestione delle emergenze. Ciascuno scopo è finalizzato al potenziamento della formazione sicurezza sul lavoro e della sicurezza sul lavoro dei dipendenti.
Il modulo B riguarda la conoscenza dei rischi presenti all’interno di un determinato contesto professionale strutturato in cinque moduli dalla durata di 48 ore. Il modulo B detiene delle precise finalità per rivolte ai RSPP affinché acquisiscano competenze relazionate alle attività di prevenzione e di protezione dai rischi presenti sul luogo di lavoro. Lo scopo primario dei RSPP è quello di scovare i pericoli derivanti dallo svolgimento di determinate attività valutando tutti i rischi presenti nei luoghi di lavoro. E’ necessario individuare anche le soluzioni da adoperare per quanto riguarda le procedure da adottare in materia di organizzazione, salute e sicurezza sul lavoro dei dipendenti. Il modulo B definito comune a tutti i settori produttivi, riguarda le tecniche di valutazione dei rischi e le relative analisi degli incidenti, gli ambienti e i luoghi di lavoro e le tipologie di rischi infortunistici. La valutazione dei rischi comprende la presenza delle tipologie di impianti di produzione industriale, delle strutture di tipo organizzativo, del ruolo che le nuove tecnologie hanno sulla salute e sulla sicurezza sul lavoro dei dipendenti. Segue la conoscenza dei rischi di incendio sui luoghi di lavoro e sui rischi derivanti dall’impiego di macchine, attrezzature, rischi di tipo elettrico o meccanico, inclusi gli agenti chimici, fisici e biologici. Non mancano i rischi derivanti dalla gestione dei rifiuti, delle sostanze stupefacenti e degli ambienti sospetti di inquinamento. Inoltre, il modulo B si avvale anche della ripartizione nei contenuti di specializzazione suddivisi nel settore dell’agricoltura, della pesca, delle costruzioni e della sanità residenziale compreso il settore chimico petrolchimico. Tutte le attività appartenenti al modulo B hanno come finalità principale la prevenzione dei rischi sul lavoro al fine di garantire la sicurezza sul lavoro dei dipendenti.
Il modulo C della formazione sicurezza sul lavoro si basa sull’acquisizione delle competenze specialistiche per quanto riguarda lo svolgimento della funzione di RSPP. I corsi sicurezza riguardanti il profilo del RSPP hanno una durata di 24 ore e prevede una verifica finale in qualità di valutazione delle competenze acquisite e dei concetti appresi. Il modulo C è utile per apportare un controllo in relazione alla procedura di gestione della sicurezza sul lavoro, per consentire la collaborazione tra i vari soggetti appartenenti al sistema e per la diffusione del benessere derivato da una corretta organizzazione. L’unità didattica C1 si basa sulle tecniche riguardanti le operazioni della formazione, dell’informazione e dell’addestramento. Tale parte comprende l’acquisizione delle metodologie relative a riunioni, conferenze, gruppi di lavoro, strumenti di informazione riguardanti circolari, opuscoli focalizzati sulla sicurezza sul lavoro dei dipendenti. Segue l’apprendimento delle fasi della procedura della formazione sicurezza sul lavoro consistenti nell’illustrazione degli scopi didattici, della scelta dei contenuti, del monitoraggio dei risultati e delle tecniche di addestramento. L’unità didattica C2 si focalizza sul processo di organizzazione della gestione della sicurezza sul lavoro. Tale modulo illustra delle delucidazioni in merito all’ideazione degli interventi da mettere in atto nel campo della ISO 45 001, dell’aggiunta del a livello gestionale della sicurezza, dei sistemi di qualità di tipo ISO 9001 e dell’ambiente ISO 14001. L’unità didattica C3 fa riferimento al sistema delle relazioni e delle comunicazioni con il datore di lavoro, il medico competente, i lavoratori autonomi e gli appaltatori. Appartiene a tale categoria anche la comunicazione aziendale riferita alla salute e alla sicurezza sul lavoro dei dipendenti facendo riferimento anche alle tecniche per ottenere una comunicazione più efficace. L’unità didattica C4 riguarda il benessere organizzativo all’interno dell’azienda, il cui nome deriva dalla presa in considerazione una serie di elementi che devono contribuire all’organizzazione dell’azienda. Gli elementi in questione sono i fattori di tipo organizzativo, le procedure relative all’analisi delle relazioni, le attività di motivazione e collaborazione. Tali fattori sono utili per raggiungere e ottenere il benessere organizzativo all’interno di una specifica azienda. Tenere conto della salute, del benessere dei dipendenti è un altro aspetto importante da tenere in considerazione per la sicurezza sul lavoro dei dipendenti e per ricevere una corretta formazione sicurezza sul lavoro.
I corsi di formazione sulla sicurezza sul lavoro riferiti ai RSPP si basano sull’acquisizione di competenze appartenenti a moduli specifici ripartiti nelle tipologie A, B e C. Ogni modulo è composto da precisi obiettivi da raggiungere messi in relazione alla prevenzione dai rischi sul lavoro dei dipendenti. I RSPP devono essere in grado di conoscere le normative sulla salute e sulla sicurezza sul lavoro individuando anche i rischi presenti ne dgls 81/08. A tal proposito è fondamentale la conoscenza dei temi riguardanti il pericolo, il danno e i fattori inerenti alla valutazione del rischio. Gli argomenti trattati riguardano anche i ruoli esercitati dal cosiddetto sistema istituzionale pubblico e degli enti che si occupano della tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori. Gli obiettivi della formazione sicurezza sul lavoro appartenenti ai RSPP riguardano l’illustrazione delle misure di prevenzione dei rischi sul lavoro, dell’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale e delle modalità di prevenzione dei pericoli, della gestione delle emergenze e degli obblighi derivanti dall’attuazione della sorveglianza sanitaria. Il modulo B riguarda le procedure di risoluzione dei problemi e dell’ideazione di interventi finalizzati alla prevenzione dei rischi. Le soluzioni da individuare all’interno di tale modulo sono di tipo tecnico e organizzativo. Gli obiettivi del modulo C riguardano l’abilità affidata ai RSPP di controllare le misure di sicurezza a livello aziendale e di consentire la collaborazione tra i vari soggetti appartenenti al sistema.
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Read MoreIl responsabile Antincendio ha il compito di predisporre le emergenze, prevenire i pericoli incendi e vigilare al fine della prevenzione.
Il personale addetto antincendio parteciperà al corso di formazione necessario (4/8/16 ore) asseconda della tipologia di rischio
In azienda verranno predisposte le misure di prevenzione oltre i presidi di emergenza necessari un efficace estinzione incedi.
Decreto ministeriale 10 marzo 1998 articolo 46 del decreto legislativo 81/2008 definiscono principi e modalità di gestione antincedio.
Il lavoratore disegnato a Responsabile antincendio avrà autorità di impartire ai lavoratori misure adeguamento necessarie l'antincendio.
E' cosa buona, predisporre in azienda, prove di emergenza necessarie la verifica mellificai delle azioni pianificate nel piano emergenza
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Read MorePer alcune categorie di aziende è necessario, i responsabili antincendio siano in possesso dell'idoneità tecnica dei vigili del fuoco.
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