La prevenzione incendi rappresenta un’attività importante per la riduzione dei rischi che comporta lo sviluppo dei roghi. La procedura menzionata fa parte dei metodi di addestramento presenti nel corso antincendio e serve ad evitare lo sviluppo e la diffusione delle fiamme all’interno di un esercizio professionale. Tuttavia, tale attività viene compiuta nel modo corretto soltanto se si conoscono le principali norme da rispettare in caso di incendio, per evitare la propagazione delle fiamme. Al fine di ottenere tale obiettivo, occorre che l’addetto antincendio presti attenzione alla sua preparazione professionale, svolgendo un apposito corso antincendio, che secondo quanto è previsto dalla normativa, si suddivide in tre tipologie riguardanti il livello di rischio a cui è soggetta l’azienda. La prevenzine ingloba tutte quelle operazioni che servono per arginare lo sviluppo e la conseguente estensione delle fiamme. L’attuazione delle misure di sicurezza spetta agli addetti antincendio, nominati dal datore di lavoro, sulla base delle indicazioni e degli obblighi da portare a compimento riportati dal Testo Unico sulla sicurezza sul lavoro.
La prevenzione incendi è una delle attività rientrante a far parte delle esercitazioni pratiche previste dalla formazione antincendio. La normativa che contiene tale codice è il DM del 3/08/2015 meglio noto come codice di prevenzione incendi. Tale decreto contiene cinque articoli che riguardano rispettivamente le modalità di applicazione delle norme tecniche e il campo di applicazione riferito alla progettazione e all’esercizio delle attività. Sono inclusi nel decreto, anche le modalità di applicazione alternative, in riferimento ad altre attività dove il decreto può essere applicato. L’art 3. riguarda le procedure di impiego dei prodotti per uso antincendio che devono essere conformi alle disposizioni comunitarie applicabili. L’art. 4 riguarda le procedure di monitoraggio riguardanti le modalità di prevenzione e l’art. 5 le disposizioni finali in merito a qusta specifica tematica. La prevenzione antincendio è una parte importante delle mansioni affidate all’addetto antincendio poiché fa parte delle esercitazioni previste dal corso.
Il comportamento è una delle componenti primarie che il datore di lavoro deve valutare, nel momento in cui affida la risoluzione degli incendi agli addetti antincendio. Per ogni tipo di problema infatti sono previsti dei comportamenti che l’addetto antincendio deve saper adottare per fronteggiare, nel migliore dei modi, ogni tipo di emergenza. Riguardo la procedura di prevenzione incendi, l’addetto antincendio deve prendere delle misure precauzionali riguardanti la salvaguardia e la tutela della salute e della vita dei lavoratori. Tra le cosiddette misure precauzionali riferite alle attività di esercizio troviamo: l’analisi delle cause di incendio; la conoscenza corretta di tutte le informazioni sulla formazione antincendio; prestare attenzione alla manutenzione ordinaria e anche quella straordinaria; Ogni attività menzionata, deve essere svolta dall’addetto antincendio presatando attenzione ad alcuni fattori importanti per la corretta riuscita dell’operazione in questione. Nelle analisi di prevenzione incendi il professionista ha il compito di tenere in considerazione la quantità dei materiali infiammabili e il deposito di tali elementi. A riguardo, è consigliabile che il deposito sia effettuato in un luogo riparato o delimitato da porte resistenti alle fiamme. L’attività di controllo degli ambienti e delle attrezzature serve per evitare la propagazione delle fiamme. Ciò serve all’addetto antincendio per fargli utilizzare correttamente le apparecchiature elettriche, evitando l’insorgenza di alcuni danni. Inoltre, il controllo degli ambienti di lavoro deve essere compiuto attraverso delle verifiche periodiche che hanno lo scopo di far mantenere le procedure di sicurezza degli incendi. Le manutenzioni dei presidi antincendio comportano la verifica degli impianti di rilevazione dell’allarme, gli impianti elettrici, il corretto impiego delle vie d’uscita. Tutti accorgimenti finalizzati alla tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori.
Oltre alla conscenza delle informazioni sui comportamenti da adottare per quanto riguarda la gestione degli incendi, per un addetto antincendio diventa fondamentale essere informato sulle misure di prevenzione da adottare in merito allo sviluppo dei focolai. La prima operazione da compiere riguarda la creazione di impianti elettrici adempiendo alla normativa relativa alla sicurezza sul lavoro. Curca il 30 % dei sinistri infatti dipende dagli incendi che sono stati originati da cause elettriche e per tale motivo è utile avere informazioni sulle caratteristiche principali di ogni apprecchio. Segue la presa in considerazione del collegamento elettrico a terra di strutture, serbatoi, impianti che serve ad evitare l’accumulo di cariche elettrostatiche su tali apparecchiature. La ventilazione dei locali è un altro aspetto da non tralasciare perché tale procedura scongiura l’alta concentrazione delle fiamme in un determinato ambiente. L’installazione di impiati parafulmini scansa il rischio delle scariche atmosferiche che possono costituire una delle principali cause di incendio. A questi accorgimenti seguono l’adozione di pavimenti e attrezzi antiscintilla in presenza di vapori infiammabili e gas, l’utilizzo di materiali incombustibili e l’impiego della segnaletica di sicurezza utile per comunicare i rischi presenti sul lavoro.
Le azioni che i professionisti antincendio devono adottare per gestire i roghi sono indicati nel documento intitolato DVR ossia documento di valutazione dei rischi indicato dall’art. 28 del dgls 81/08. La prevenzione incendi, infatti, insieme alla valutazione del rischio e alla protezione incendi fa parte delle principali misure da adottare per quanto riguarda la difesa dei lavoratori dal rischio dei roghi. La redazione di tale documento viene effettuata tenendo in considerazione i seguenti fattori: l’identificazione dei pericoli degli incendi; il riconoscimento dei materiali esposti al rischio incendi; individuazione delle azioni da adottare per la riduzione dei pericoli che rappresentano un notevole rischio per la tutela delle persone; valutazione delle conseguenze degli incendi sugli occupanti soggetti al rischio.
La prevenzione incendi si basa sul compimento di azioni mirate ad effettuare un periodico controllo dei luoghi di lavoro. Lo scopo di queste attività è quello di controllare alcuni elementi da sottoporre a verifica per evitare che la sicurezza dei luoghi di lavoro non sia messa in pericolo. Gli aspetti da analizzare sono i seguenti: le vie di esodo che devono essere facilmente percorribili; le porte tagliafuoco che è indispensabile siano chiuse perfettamente; le vie di circolazione del personale che devono essere libere da qualsiasi mezzo di ingombro; le prese e i cavi di alimentazione che devono essere mantenuti sotto controllo e in ottimo stato; gli impianti di allarme acustico e ottico che deve essere soggetto ad una verifica periodica; la segnaletica di emergenza che non deve essere manomessa o malfunzionante. Tali accorgimenti sono indispensabili per garantire un ottimo sistema di prevenzione incendi finalizzato alla tutela della salute e della vita del personale di lavoro.
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Decreto ministeriale 10 marzo 1998 articolo 46 del decreto legislativo 81/2008 deniscono principi e modalità di gestione antincedio.
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