Ogni addetto antincendio nel momento in cui si trova di fronte alla gestione delle emergenze, deve tenere conto di alcuni aspetti particolari che garantiscono il corretto funzionamento delle procedure riguardanti la gestione delle situazioni esposte al rischio e al pericolo della salute dei lavoratori. Entra a far parte dei suoi compiti anche l’individuazione degli scenari di incendio, un fattore importante per l’amministrazione di situazioni esposte ad un elevato livello di criticità. Per capire di cosa si tratta, dobbiamo spiegare cosa sono gli scenari di incendio. Con questo termine facciamo riferimento a determinati elementi che contraddistinguono un incendio e fanno parte della sua evoluzione. Ognia addetto antincendio in relazione a tali elementi deve individuare le fasi di innesco, crescita, incendio sviluppato, decadimento. A ciò segue la definizione dell’ambiente dove il rogo ha origine, tenendo in considerazione tutti gli aspetti che determinano la sua crescita.
Un esempio di scenari di incendio potrebbe riguardare due tipologie di ambienti. Il primo scenario potrebbe comprendere un edificio non aperto al pubblico e dunque riservato alle operazioni di deposito e di archivio. In questo caso la propagazione dell’incendio si verificherebbe a causa di un innesco del tutto casuale che andrebbe a coinvolgere il materiale presente nello spazio cirocostante. In tal caso, gli addetti antincendio non possono avvalersi dell’uso degli idranti e le persone presenti in questo luogo scelgono di seguire delle vie di fuga alternative rispetto a quelle che vengono utilizzate normalmente. Un’altra tipologia di scenario potrebbe riguardare un rogo che catturi un materasso all’interno di una stanza posta nelle vicinanze dell’accesso al vano scala. In tal caso, la finestre potrebbero essere chiuse ad eccezione della porta. L’intervento degli addetti antincendio si configura come necessario perché le persone al suo interno non sono a conoscenza delle vie di fuga e non è possibile l’utilizzo degli idranti. Vengono dunque delineati degli scenari ipotizzabili e insieme ad essi tutti i comportamenti da adottare gestire questa determinata situazione di emergenza.
Qual è la procedura da seguire per individuare correttamente gli scenari di incendio? Ci sono delle opportune azioni da portare a compimento insieme a degli elementi ben precisi da tenere in considerazione. Il primo passo da seguire è quello della valutazione degli incendi ipotizzabili in maniera realistica, tenendo in considerazione quelli che presentano un rischio maggiore di sviluppo e diffusione causati dalla presenza di materiali altamente infiammabili e di attività esposte al rischio di sviluppo dei roghi. A tal proposito, ogni addetto antincendio ha la funzione di tenere in considerazione dei parametri ben precisi quali il tipo di combustibile, il livello di crescita del fuoco, le caratteristiche della struttura (la composizione del locale, la condizione delle porte e delle finestre…), la quantità di persone presenti al suo interno. Questa serie di informazioni servono al professionista per capire quali modalità di intervento deve attuare per fronteggiare le emergenze. Gli scenari di incendio costituiscono dunque una rappresentazione plausibile di un eventuale evoluzione dell’incendio riferita a quelli che appartengono ad una tipologia più grave e preoccupante rispetto agli altri. L’individuazione e la comprensione del tipo di scenario serve all’addetto antincendio a conoscere i metodi da adottare per la gestione di queste situazioni di pericolo.
Nella valutazione degli scenari di incendio e quindi dei rischi che possono manifestarsi in una determinata area è importante tenere in considerazione anche le proprietà dei materiali che caratterizzano la combustione, al fine di individuare la corretta strategia da impiegare per la protezione dagli incendi. Dal punto di vista generico, i combustibili liquidi nel momento in cui sono esposti al rogo, si vaporizzano in maniera completa mentre i combustibili solidi si vaporizzano in modo parziale oppure si decompongono per creare vapori infiammabili definiti prodotti di pirolisi che si mescolano con l’aria. A tal proposito, possa essere effettuato un controllo sulla sicurezza, bisogna controllare il calore che produce il vapore. La determinazione del vapore risulta essere un’operazione più complessa nel caso dei materiali solidi a causa della decomposizione chimica. In questo caso deve essere utilizzato come strumento di misura il test con calore radiante. La sua tipologia dipende dall’orientamento, dal flusso termico e dallo spessore.
Gli scenari incendio prevedono un sistema di valutazione che si suddivide in due tipologie: quantitativa e qualitativa. I due metodi hanno origine dalla creazione di uno specifico albero degli eventi che ha come punto di riferimento un evento primario dal quale hanno origine tutti gli altri. Con il termine albero degli eventi si intende una successione di eventi situati tra l’accensione degli incendi e il risultato finale derivante dalla conseguenze perpetrate da un determinato incendio. Pertato, l’addetto antincendio deve analizzare diversi fattori come: descrivere l’evento che ha causato il rogo; individuare la modalità di propagazione dell’incendio; mettere in atto tutte le azioni finalizzate alla protezione dagli incendi; considerare il comportamento degli occupanti presenti all’interno della struttura; tenere in considerazione le azioni che sono svolte dai membri della squadra per quanto concerne le attività di protezione dali incendi. In questo processo, il professionista degll’antincendio deve valutare le caratteristiche dell’incendio, le caratteristiche dell’attività e il numero deli occupanti situati nei luoghi di lavoro soggetti agli incendi.
Al di là delle informazioni tecniche e legislative che contiene il processo di individuazione degli scenari di incendio, è bene sottolineare che la scelta degli scenari, dipende anche dagl obiettivi preposti dal professionista. Infatti, se il suo scopo è quello di salvaguardare gli occupanti sono previsti specifici scenari di selezione. Li elenchiamo del dettaglio: Un tipo di rogo che risulta essere più veloce nella sua diffusione ma di breve durata ha una maggiore difficoltà di spegnimento rispetto ad un tipo di rogo con una crescita lenta ma dotato di una maggiore durata; un incendio che ha delle dimensioni più ridotte ma è stato creato in zone dove è presente un numero maggiore di persone risulta essere più pericoloso a causa della sua elevata potenza termica. Individuare gli scenari di incendio non è un’operazione semplice e deve essere accompagnata da determinate procedure indispensabili per gestire nel migliore dei modi le emergenze e garantire ad ogni professionista una formazione antincendio adeguata.
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