La Norma di riferimento è il Decreto Ministeriale Antincendio 02 settembre 2021 Il terzo livello di formazione antincendio individuato dal DM del 2/09/2021 corrisponde all’ex corso antincendio a rischio alto. Tale categoria, individuata dal suddetto decreto, delinea tutte quelle attività che presentano un pericolo più elevato di diffusione e conseguente propagazione dei focolai. La nuova normativa sostuisce il decreto del 10/03/1998 ma rimane intatta nella suddivisione dei vari ruoli affidati all’addetto antincendio. Rientra a far parte del gruppo a rischio alto, l’elenco delle attività che sono soggette ad un pericolo superiore rispetto alle altre a causa della struttura, del materiale presente negli spazi lavorativi e della capienza del luogo di lavoro. Infatti, tra le attività che presentano un rischio alto troviamo le centrali termoelettriche, gli impianti nucleari, gli alberghi che contengono oltre 200 posti letto, le scuole che hanno al loro interno oltre 1000 persone presenti. La classificazione include anche gli stabilimenti che si occupano dello stoccaggio dei rifiuti secondo quanto previsto dall’art. 183 comma 1 del decreto del 3 aprile 2006. La durata prevista del corso antincendio è di 16 ore. La suddivisione dei livelli di ripartizione, rispetta le indicazioni contenute nel III allegato del Dm del 2/09/2021 che riassume i criteri di riservati alla gestione dei luoghi di lavoro per quanto riguarda la prevenzione e la protezione anticendio.
Come avviene con i precedenti corsi, la valutazione del rischio è un’operazione fondamentale che il datore di lavoro deve eseguire per la determinazione delle misure antincendio da attuare in determinate circostanze. Tale attività rientra, dal punto di vista legislativo, nel documento della valutazione dei rischi il cosiddetto DVR presente nell’art. 28 del dgls 81/08. Tutte le regole appartenenti a tale strumento sono esposte nel DM del 3/09/2021 che riguarda l’insieme delle attività che vengono svolte nei cantieri temporanei o mobili identificati dal dgls 81/08. La valutazione del rischio incendio è determinante per l’individuazione dei diversi livelli di classificazione del rischio, ossia basso, medio e alto, avvalendosi di alcuni punti da rispettare. Quest’ultimi sono rappresentanti dalla scoperta del rischio, dalla descrizione del contesto e dell’ambiente dove sono presenti i pericoli, la determinazione delle conseguenze che l’incendio detiene sugli occupanti, incluse le persone e gli ambienti di lavoro. Inoltre, bisogna sottolineare che la valutazione del rischio deve prevedere un aggiornamento antincendio in caso di una nuova organizzazione del lavoro connessa alla prevenzione e alla protezione dagli incendi.
Il corso antincendio L3 fa le veci dell’ex rischio alto poiché fa riferimento a quelle attività dove il pericolo di sviluppo e di creazione di una situazione di emergenza è maggiore rispetto al solito. Anche il programma riservato alla figura dell’addetto antincendio prevede una prima parte caratterizzata dal tema della prevenzione degli incendi. Tale modulo riguarda la conoscenza strategie comportamentali da adottare per la difesa dalle fiamme, dando risalto all’attività di controllo degli ambienti di lavoro, incluse le azioni di verifica dei presidi antincendio. Il secondo modulo verte sull’individuazione delle aree di rischio e sui sistemi di protezione contro le esplosioni. La seconda parte della formazione antincendio è affidata alle procedure di emergenza, di allarme, di evacuazione e di tutte le procedure da impiegare per le attività di controllo e di manutenzione. Infine, come accade per i precedenti corsi, viene dato risalto alle esercitazioni pratiche come l’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale, l’impiego degli strumenti di controllo antincendio e i chiarimenti riguardanti le attività di sorveglianza. Il corretto impiego delle attrezzature antincendio verrà effettuato tramite delle prove di spegnimento con gli estintori e prove pratiche con naspi e idranti. Le prove pratiche hanno un’importanza cospicua rispetto agli altri due livelli, perché gli addetti antincendio devono misurarsi con situazioni di emergenza più pericolose e difficili da gestire se sono messi a confronto con le precedenti.
Qual è la parte che ha una maggiore predominanza in un corso antincendio? Sicuramente la parte riguardante le esercitazioni pratiche. Quest’ultime hanno più rilevanza rispetto alla parte teorica poiché sono il punto focale su cui si erge la finalità e la validità della formazione antincendio. Le esercitazioni pratiche elencate dal programma riservato alle attività a rischio alto, fanno riferimento a diverse attività: la visione e la conoscenza degli strumenti riservati alla difesa contro gli incendi; la visione e le delucidazioni sui sistemi di protezione individuale come tute, autoprotettore e maschere; la visione del registro antincendio; gli esercizi riguardanti l’utilizzo delle attrezzature di controllo e di estinzione degli incendi; le precisazioni sulle operazioni da mettere in atto per l’attività di sorveglianza. Tutte le prove devono essere svolte tramite l’ausilio di clazature chiuse che abbiano una buona aderenza al suolo e guanti protettivi. Le esercitazioni consentono ad ogni addetto antincendio di prendere dimestichezza con gli strumenti di difesa dagli incendi e di avere un’ottima preparazione riguardante le strategie tecniche da adottare per limitare quanto più possibile i danni causati dalla propagazione delle fiamme.
ISe il tema antincendio da parte delle vostre passioni, allora potete prendere in considerazione la possibilità di diventare docente del corso antincendio. Ovviamente, affinché ciò sia possibile, è necessario essere in possesso di determinati requisiti soprattutto in relazione al tipo di corso che vorreste insegnare. La formazione antincendio infatti si basa su una metodologia didattica focalizzata sullo studio della conoscenza dei comportamenti antincendio da adottare per la prevenzione e gestione delle emergenze, seguita dall’esecuzione delle prove pratiche di spegnimento di un incendio. Oltre a ciò, i docenti devono avere come prima caratteristica il possesso di un diploma di scuola secondaria superiore, un aspetto indispensabile per l’attività di insegnamento. A ciò segue: l’esperienza di 90 ore come docenti di materia antincendio in campo teorico e pratico secondo quanto emerge dal Dm del 2/09/2021; la frequentazione di un corso di formazione di tipo A o C, assegnato dal Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco a seconda della sola parte teorica o pratica; l’iscrizione nell’elenco del Ministero dell’Interno e aver ricevuto una formazione per docenti riguardante il modulo di 10 esercitazioni pratiche; entrare a far parte del personale cessato dal servizio del corpo nazionale dei Vigili del Fuoco che ha svolto servizio per dieci anni nel ruolo di dirigente o di direttivo.
L’attestato finale viene rilasciato al termine del corso antincendio e al superamento dell’esame conclusivo. L’addetto antincendio giunge all’esame finale soltanto se ha seguito il 100 % delle ore di formazione previste dal corso. Soltanto dopo aver accertato tale requisito, l’addetto antincendio può svolgere l’esame finale, un momento importante per la sua preparazione e per il suo futuro professionale. A tal prposito, bisogna sottolineare che, al fine di valutare le effettive competenze del candidato, il corsista deve svolgere un test con domande a risposta multipla che si ritiene superato solo nel momento in cui sarà portato a compimento il 70 % di risposte corrette. L’esame conclusivo serve per verificare le conoscenze del candidato sulla prevenzione e sulla protezione dagli incendi in linea con le attività previste per il corso antincendio di livello 3. In tal modo, l’addetto antincendio potrà prendere in considerazione anche la futura idea di essere eletto responsabile antincendio.
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Read MoreIl responsabile Antincendio ha il compito di predisporre le emergenze, prevenire i pericoli incendi e vigilare al fine della prevezione.
Il personae addetto antincendio parteciperà al corso di formazione necessario (4/8/16 ore) asseconda della tipologia di rischio
In azienda verranno predisposte le misure di prevenziome oltre i presidi di emergenza necessari un efficace estinzione incedi.
Decreto ministeriale 10 marzo 1998 articolo 46 del decreto legislativo 81/2008 deniscono principi e modalità di gestione antincedio.
Il lavoratore disegnato a Responsabile antincendio avrà autorità di impartire ai lavoratori misure adegumaneto necessarie l'antincendio.
E' cosa buona, predisporre in azienda, prove di emergenza necessarie la verifica dell'afficacia delle azioni pianificate nel piano emergenza
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