Il corso antincendio, com’è risaputo, è composto da una parte teorica e una parte pratica. Le prove pratiche prevedono delle esecitazioni sul campo che hanno lo scopo di far apprendere ai corsisti tutti i comportamenti da adottare per la gestione delle emergenze. Rientrano a far parte delle esercitazioni pratiche anche le prove di evacuazione che consistono nella simulazione di uno stato di emergenza che potrebbe avvenire sul posto di lavoro. L’obbligo di svolgimento di tale prova era presente nel decreto del 10/03/1998 che includeva determinate aspetti da prendere in considerazione. L’art. 5, del suddetto provvedimento, stabiliva che i datori di lavoro avessero il compito di preparare delle prove di evacuazione nel caso in cui gli spazi di lavoro fossero occupati da almeno dieci occupanti e le emergenze si verificassero in aziende sottoposte al controllo dei Vigili del Fuoco. Poi, dall’entrata in vigore del decreto del 2/09/2021, sono state apportate delle modifiche che non possono passare inosservate. L’art. 2 stabilisce che le prove di evacuazione devono essere compiute con determinate modalità: nei luoghi di lavoro che presentino dieci lavoratori; nei luoghi che appartengono al I allegato del D.P.R. del 151/2011 ossia le attività che sono soggette ai controlli della prevenzione degli incendi; negli spazi professionali dove sono presenti più di cinquanta persone.
Le prove di evacuazione rappresentano una delle azioni principali che devono essere portate a termine da ogni addetto antincendio. Il loro svolgimento consiste in dei precisi gesti da portare a compimento, soprattutto nelle aziende che presentano uno spazio limitato e ridotto. I passaggi da seguire sono i seguenti: attraversare le vie di esodo; scovare le “porte tagliafuoco” che sono un tipo di porte che fungono da protezione incendi per dieci minuti, testando la resistenza alle fiamme; cercare e trovare la posizione degli strumenti di segnalazione dell’allarme; riconoscere il posizionamento degli estintori e delle altre attrezzature riservate allo spegnimento delle fiamme. Nel corso dell’esecuzione delle prove è importante che venga dato l’allarme senza che questo sia segnalato ai Vigili del Fuoco. Tuttavia, se dovessero esserci delle persone, le prove non dovranno essere svolte in presenza di una quantità cospicua di partecipanti. Pertanto , se le esercitazioni dovessero avvenire luoghi di lavoro più grandi l’evacuazione dovrà essere svolta per aree specifiche e gli addetti adibiti alle gestione delle emergenze dovranno controllare che lo svolgimento della prova sia eseguita correttamente.
Oltre ai casi precedentemente indicati, il datore di lavoro dovrà assegnare ad ogni addetto antincendio delle esercitazioni pratiche da compiere in specifiche situazioni. Oltre alle esercitazioni, previste secondo la legge, occorrono ulteriori esercitazioni in determinate circostanze. Ecco cosa bisogna considerare in questi casi: se emergono delle carenze preoccupanti durante i precedenti allenamenti; se sono state apportate delle modifiche al sistema di fuga; se c’è stato un aumento significativo del numero di lavoratori presente all’interno dell’azienda. Inoltre, è prevista una collaborazione tra i soggetti che occupano l’edificio nel momento in cui ci sono più datori di lavoro. L’obiettivo dello studio marchetti è quello di offrire un valore aggiunto ai professionisti che decidono di affidarsi ai suoi corsi di sicurezza. Un valore che emerge anche in occasione delle esercitazioni previste dal corso antincendio. Infatti lo studio impartisce delle nozioni relative alla gestione dell’emergenza, dell’evacuazione in sicurezza e della chiamata ai soccorsi. Scopriamo insieme quali sono le caratteristiche delle prove di evacuazione antincendio. La novità primaria della normativa riguarda la stesura di un piano di emergenza per i luoghi di lavoro dove sono presenti più di cinquanta persone. Questi luoghi di lavoro entrano a far parte della terza categoria e sono sottoposte ad un obbligo di aggiornamento antincendio annuale.
Le prove di evacuazione svolte dagli addetti antincendio hanno degli scopi ben precisi. Inanzitutto si configurano come uno strumento di valutazione dell’efficacia delle operazioni di emergenza che vengono effettuate all’interno delle aziende. In questo modo, il datore di lavoro ha l’opportunità di verificare e tenere sotto controllo l’operato di ogni addetto antincendio. A tale procedura segue la constatazione dell’effettiva preparazione degli addetti antincendio i quali devono svolgere compiti di elevata responsabilità. Infine, le prove di evacuazione rappresentano anche l’occasione giusta di accertare il funzionamento ottimale dei dispositivi di emergenza. Lo scopo primario è dunque quello di far acquisire ai corsisti tutte le conoscenze indispensabili per garantire la sicurezza professionale, mettendole in atto direttamente sul campo di lavoro. Le procedure di evacuazione sono effettuate nei corsi antincendio L3 quelli cioè che corrispondono ad un rischio più elevato di propagazione delle fiamme.
Le prove di evacuazione sono indicate nell’allegato I del decreto del 2/09/2021 che contiene anche l’obbligo di redazione da parte dei datori di lavoro di un piano di emergenza. Il piano di emergenza è obbligatorio poiché costituisce un documento importante per la sicurezza e la tutela della salute dei lavoratori. Il piano di emergenza infatti contiene le regole riguardanti la gestione dei luoghi di lavoro per quanto concerne le attività di prevenzione e di protezione antincendio secondo l’art. 46 del dgls 81/08. La redazione e la conseguente applicazione del piano di emergenza è fondamentale non soltanto per la sicurezza dei lavoratori ma anche per il numero delle persone che occupano il luogo di lavoro avente l’obbligo di redazione del piano di emergenza. Il piano di emergenza è un documento che serve per completare il Documento di Valutazione del rischio correlato alla gestione dei pericoli e delle emergenze dovute agli incendi.
L’obbligatorietà delle prove di evacuazione è strettamente consequenziale alla stesura del piano di emergenza. Pertanto, il dovere dell’esecuzione di tali prove vale per queste specifiche aziende: quelle che hanno dieci o più dipendenti; le aziende che sono soggette al controllo da parte dei Vigili del Fuoco secondo il DPR 151/2011. Il periodo di svolgimento della prova è di tipo annuale ma le prove devono essere eseguite più volte se si verificano determinati avvenimenti: se devono essere apportate delle modifiche all’azienda o a particolari attività lavorative che che abbiano alterato le vie di esodo; se è stata effettuata una particolare richiesta all’ente di vigilanza; se durante le prove sono state rinvenute delle difficoltà.
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Read MoreIl responsabile Antincendio ha il compito di predisporre le emergenze, prevenire i pericoli incendi e vigilare al fine della prevenzione.
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In azienda verranno predisposte le misure di prevenzione oltre i presidi di emergenza necessari un efficace estinzione incedi.
Decreto ministeriale 10 marzo 1998 articolo 46 del decreto legislativo 81/2008 definiscono principi e modalità di gestione antincedio.
Il lavoratore disegnato a Responsabile antincendio avrà autorità di impartire ai lavoratori misure adeguamento necessarie l'antincendio.
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